Prima
Tappa :Da San Genesio a San Gimignano
Già da tempo mi ripromettevo di percorrere il percorso seguito
da Sigerico in Valdelsa nel 990 per cui in una calda domenica ho effettuato
questa escursione con partenza da Ponte d'Elsa. In MTB sono utili i segnavia del sentiero dell'Alleanza, dei sentieri Dolce Campagna
Antiche Mure, i segnavia bianco e gialli con l'emblema del pellegrino, che ove presenti ( purtroppo in
alcuni tratti sono mancanti o danneggiati) sono preziosissimi per non
sbagliare percorso e non doversi continuamente fermare a consultare road book o carte.
Il percorso da Ponte Elsa a Siena, circa 85 km, potrenbbe essere
effettuato in un'unica tappa con successivo ritorno in treno visto che
la Valdelsa é percorsa dalla ferrovia Siena-Empoli con trasporto
bici.
Parcheggiata la macchina a Ponte Elsa, raggiungo
San Miniato su asfalto ( km 4,1) seguendo le indicazioni stradali,
attraversato il paese e mi dirigo
verso la frazione di Calenzano dove effetuo una digressione al percorso, ignoro il bivio della
carrereccia per Coiano (km9,2 ) per scendere al fondovalle, di qui seguo la
strada asfaltata per circa 1km dopo di che sulla Dx (km12,3) appare
evidente il sentiero in salita per Meleto con ai lati due
magnifici filari di cipressi ( volendo si può seguire una comoda
sterrata per la medesima destinazione).
Proseguo oltre il Meleto fino a quando i prossimità di
una casa ritrovo i segnavia della VF e proseguo sulla sterrata che permette di arrivare a Coiano (km 18,7), ove vi é l'abbazia di
S.Pietro e Paolo (ricordata da Sigerico), purtroppo in cattivo stato di
conservazione e che necessiterebbe di interventi di restauro.
In prossimità dell'abbazia parte una malandata carrereccia che
poi si trasforma in sterrata, poi di nuovo si prosegue su piste in
mezzo al bosco o a campi coltivati sempre lungo il crinale, la pista
diventa malandata e in alcuni tratti quasi nascosta dalle erbacce ma
grazie ai segnavia si può raggiungere una casa e quindi la
strada asfaltata per Castelfiorentino (km 23,1) che va seguita a
sinistra per 100m, poi attenzione ad un bv a gomito da cui parte di nuovo una
pista che riprende a seguire il crinale si passa in mezzo a colline
completamente coltivate a frumento prossimo alla raccolta, dopo altri
saliscendi si raggiunge la provinciale per Montaione (26,0) che va
seguita a Dx per 500m, poi attenzione al bv a sinistra con una
carrareccia che attraversato il torrente e consente di risalire in breve verso una stradina asfaltata che seguita verso destra si immette più avanti sulla provinciale ( km28,3) proveniente da Castelfiorentino, si prosegue su di essa fino alla Pieve di Chianni (km30) dove un sosta é inevitabile. Ormai siamo vicini a Gambassi terme che si raggiunge in breve (km31).
Da Gambassi Terme si prende in direzione di Certaldo ad un tornante
ricompaiono i segnavia francigeni e si scende in una sterrata che poco dopo
ricomincia a salire verso l'agriturismo Luiano (km34,3), dove individuo una
malandata carrereccia non segnalata in discesa che con qualche dubbio
imbocco, per fortuna in prossimità del ponte della Madonna (
km35,9) ricompaiono i segnavia Antiche mura, dopo il ponte la
carrareccia si trasforma in un sentiero seguendo le indicazioni del road book si sbuca in una
strada più larga e in breve si arriva a Montecarulli (km36).
Si superano stupendi
casolari restaurati e si raggiunge La Piazzetta da dove in 1 km di
asfalto si arriva a Pancole e al Santuario del XVII° secolo (km
38,3).
Da qui si prosegue prima per asfalto e poi si prende a dx una
mulattiera che raggiunge la Pieve di Cellole (km 40,2) stupenda pieve
immersa nei cipressi, si segue poi la strada che conduce a San
Gimignano , entro da porta San Matteo ( km 44,4)) e percorro lo via che
attraversa il magnifico centro storico pieno di turisti..
2°
Tappa:
Da San Gimignano a Siena
Dal centro storico
di San Gimignano esco da porta San Giovanni e mi dirigo verso Monte
Oliveto. Circa 900 metri dopo si piega a dx in discesa( il segnavia
é sulla sinistra della strada), si supera un torrente e si sale
su un sentiero
fino a raggiungere in ripida salita il podere Montarone.
Si
imbocca a sinistra ( attenzione non é immediatamente visibile)
una mulattiera che scende ad un guado e risale verso la Torraccia di
Chiusi: arrivati ad un quadrivio, si aggira la fattoria a sx fino a
raggiungere a dx una mulattiera in discesa costeggiata da cipressi
dell'Arizona. Si arriva ad un lago e quindi alla fattoria più in
basso, si tiene la destra scendendo ancora fino al guado del torrente
Foci.
Si supera il Molino di Aiano e si risale la valle del torrente,
fino a sbucare in un piano dove si incontra la SS68 , si gira a sx per
100 metri, poi a dx su sterro e subito a destra ancora, su di una
strada che costeggia dapprima il bosco e che poi vi si inoltra. Prima
di entrare nel bosco, date un' occhiata all' altro versante della
vallata, dove sorge la pieve dei SS.Ippolito e Cassiano.
In cima alla stradina di bosco si incrocia una strada asfaltata: si
gira a destra, si continua scendendo fino al primo bivio, dove si
prende a sx su sterro verso le case di Timignano. Dopo un duro strappo
al 15%, proprio prima di raggiungere le case si piega a sx su di una
mulattiera che taglia dapprima un bosco poi una brughiera fino ad una
stradina in terra battuta. Si gira a sx e si incontrano due bivi dove
occorre tenere la sx: al secondo ci si inoltra nel bosco su mulattiera
lastricata in pietra, che risale leggermente fino ad un bivio. Si
prende a sx seguendo la segnaletica, sempre in mezzo al bosco ma
stavolta scendendo verso un altro bivio, dove si piega a sx per
raggiungere Villa San Donato, e da qui la strada asfaltata. Si
attraversa l'asfalto verso il paese di Quartaia: si gira a dx fino ad
uscire dalle case, dove si imbocca a sx una sterrata che punta ad est
verso Fabbrica. In fondo alla discesa si segue a sx una mulattiera che
ben presto sfocia in una sterrata verso il podere Le Vene e che
costeggia un limpidissimo ruscello. Subito dopo il bivio di Onci,
antica sede di uno spedale,A questo punto si gira a dx verso il molino
di Calcinaia, lo si supera e si percorre una ampia sterrata verso
Mensanello. Circa 800 metri dopo il mulino, si gira a sx (non ci sono
indicazioni)per affrontare il guado sul fiume Elsa: l'acqua è
piuttosto alta in tutte le stagioni, e per chi non se la sentisse una
passerella consente l'attraversamento "asciutto". Oltrepassata l'Elsa,
si gira a dx e si incontra la SS540 la si attraversa e .di fronte vi
è l'insegna dell'agriturismo Pietreto, imbocco la sterrata che
subito porta alle Caldane poi prima dell'agriturismo giro a sinistra
seguendo le indicazioni di Nicola Semboloni( i segnavia della
Francigena sono pochi e da soli non consentono di orientarsi nella
miriade di vie che si dipartono da quella percorsa). Alternando
passaggi nel bosco e all'aperto giungo prima ad una fattoria poi ad un
campeggio ed infine a Strove passo in mezzo al borgo medioevale dal
selciato in pietra rossa poi mi dirigo verso ... seguo le indicazioni
che mi conducono ad un sentiero in mezzo al bosco proseguo fino a
incrociare una sterrata che mi conduce ad Abbadia a Isola.(Foto a Dx)
Poi in mezzo a coltivazioni di girasoli si raggiunge di nuovo il bosco
seguendo il sentiero 101 i cui segni non sempre sono visibili, si
raggiunge il Mandorlo si segue la sterrata fino quasi alla Cassia (
segnavia poco visibile)dove si gira a Sx verso Cerbaia che si raggiunge
in salita ,qui si prosegue per un sentiero nel bosco per uscirne nei
pressi di una fattoria si passa davanti al castello della Chiocciola si
scende per una mulattiera che nella prima parte é invasa dai
rovi e per procedere passo per un campo.
Da questo punto in avanti i segnavia francigeni sono assenti percui
indispensabile é la descrizione del percorso infatti riesco a
procedere per la sterrata che prima in piano poi insalita percorre
Piano del Lago. Dopo Osteriaccia raggiungo una strada asfaltata che
seguo per un breve tratto poi prima di un gruppo di case attenzione a
sinistra alla mulattira segnata ( i segni sono poco visibili) si
percorre un tratto nel bosco poi all'uscita ci si dirige verso il
cimitero di Montalbuccio visibile in lontananza qui si gira a sinistra
su asfalto in ripida salita si raggiunge Convento Vecchio ( qui
bisognerebbe girare a sinistra su sterrata), non vedendo nessuna
indicazione proseguo per circa 300m fino all'incrocio successivo per
Pietriccio discesa vertiginosa per sottopassare la superstrada
dopodiche si sale verso il centro di Siena; un paio di rampe di alcune
centinaia di metri al 15% e l'elevata temperatura mettono a dura prova
la mia resistenza comunque riesco a raggiungere la Cassia e di qui mi
dirigo verso Porta Camolia (km41) da cui entravano i Pellegrini che
provenivano da Nord.