Monte Pasubio 2070m

Il Monte Pasubio è un massiccio calcareo che domina la pianura veneta al confine fra Veneto e Trentino. Nella prima guerra mondiale è stato teatro di aspri combattimenti fra austriaci e italiani essendo un baluardo fondamentale per la difesa della pianura veneta; le stade che oggi percorriamo sono sono state costruite durente il conflitto di cui restano altri evidenti segni. Da Posina si segue la strada verso passo Xomo su asfalto, quasi sempre in in mezzo al bosco. Giunti a Passo Xomo 6,4k m (1056m), si prende la via degli Scarubbi per giungere in 2 km circa alla Bocchetta Campiglia 1216m, dove parte la strada delle 52 gallerie una mulattiera che permetteva all’esercito italiano il collegamento, al riparo dal tiro nemico, fra la base del monte e la zona alta presso le Porte del Pasubio. I biker devono proseguire per la via degli Scarubbi in discesa per qualche centinaio di metri fino al bivio per Malga Campiglia, poi si riprende a salire nella Caneve di Campiglia, dove si sale con 12 tornanti , quasi tutti asfaltati o cementati, per 5,4 chilometri al 10% di pendenza media, con scorci molto suggestivi dalla parte sommitale. Segue poi un tratto pianeggiante di circa un chilometro in cui la strada , scavata nella roccia, presenta notevoli strapiombi,si passa in mezzo alle guglie degli Scarubbi da cui prende il nomela strada , si arriva poi in vista della parte finale e la strada riprende a salire in modo deciso fino alle alle Porte del Pasubio ( 1928 m), da qui a destra si prosegue sulla ripida stradina, dal fondo rovinato, che passa prima a fianco all'arco romano ( 2035 m), e termina in corrispondenza della Selletta del Comando ( 2070 m), sede del comando degli ufficiali italiani durante il conflitto, vicino si trova la chiesetta di Santa Maria del Pasubio.
Ridisceso alle porte del Pasubio, ove si trova il rifugio Papa, si comincia a scendere, con la dovuta attenzione, la strada degli Eroi, scavata nella parete verticale della montagna e costruita a strapiombo sul baratro, l' ambiente é dolomitico, il fondo stradale piuttosto dissestato e ghiaioso richiede prudenza. Giunti alla galleria Havet si lascia la val Canale si si passa nella boscosa val di Fieno , il fondo stradale migliora e si può scendere più velocemente fino Pian delle Fugazze (1155 m) dove si ritrova l'asfalto, di qui in picchiata fino a Ponte Verde (901 m), si devia verso sinistra su una stradina che dopo un breve tratto al 10%, prsegue prima in piano, poi in facile ascesa fino al Passo Xomo e di qui si ritorna al punto di partenza dopo 46 km circa e 1730m di dislivello.

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