Monte Mangart 2047 m

Il Monte Mangàrt é una delle cime più alte delle Alpi Giulie, situato sul confine fra Italia e Slovenia, dal versante sloveno é raggiunto da una strada asfaltata che termina nei pressi del passo della Lavina.
Questa salita é l'unico over 2000 della Slovenia, essa é diventata una meta molto nota e frequentata per l'arditezza del tracciato e per i panorami che via via si ampliano fino quando, arrivati in cima, lo sguardo può spaziare su un ampio settore delle Alpi compreso il Grossglockner, sui sottostanti laghi di Fusine e, se si é fortunati, anche sull'Adriatico.
La strada, costruita dall'esercito italiano nel 1938, é piuttosto stretta, presenta 5 gallerie buie, umide e rettilinee che richiedono, a mio avviso, l'utilizzo dei faretti anteriore e posteriore per essere ben visibili alle moto e alle auto che pur dovendo pagare un pedaggio di 5 euro non mancano nei weekend estivi.
Lasciata l'auto poco dopo Tarvisio ho iniziato a percorrere la strada che agevolmente porta al lago del Predil 964 m, qui si prosegue a sinistra tralasciando la strada per Sella Nevea, ora la salita si fa più impegnativa, superata una galleria abbastanza buia, ben presto si godono ampi scorci panoramici sul lago, dopo alcuni tornanti si arriva agevolmente al passo Predil 1156 m dove, a parte le due dogane ormai abbandonate, vi é situato un rifugio poco dopo la frontiera, si scende passando nei pressi dei resti di un forte austriaco presso il quale la strada si restringe , in breve si arriva al bivio per il Mangart 1094 m.
Qui, lasciati a destra dei pannelli illustrativi della zona, inizia la salita: la strada é piuttosto stretta ed è subito impegnativa, passando sull'altro versante della valle si percorre un primo tratto nel bosco per poi affrontare all'aperto un duro tratto, il più impegnativo della salita, al 10-11% superato il quale si rientra nel bosco fino ad arrivare al casotto dove i mezzi motorizzati pagano il pedaggio.
Si prosegue e in breve si arriva alle gallerie per le quali vale quanto detto sopra, la strada prosegue tortuosa con scorci panoramici sulla valle del Soca,sul Mangart e cime limitrofe, in lontananza si scorgono il gruppo del Montasio fino a quando si arriva ad un'ultima galleria al termine della quale si deve superare un guado lastricato, a cui bisogna porre la dovuta attenzione, si lascia a sinistra il bivio per il rifugio Koca na Mangartskem sedlu e si arriva ad un ampio tornante (1892m), qui trovo un cartello di divieto di accesso per caduta massi, ho un attimo di esitazione ma, vedendo la cima alla salita piena di macchine ed escursionisti proseguo senza esitazione. La strada prosegue ora in costa sotto la parete rocciosa, si passa in un punto in cui la sede stradale é malmessa con di ghiaia sulla sede stradale grazie anche al al contributo di alcune capre che non trovano di meglio che pascolarepoco sopra questo punto.... Giunto al bivio dove inizia l'anello sommitale obbligatoriamente si va a destra, si percorre l'ultimo tornante ed in breve sono in cima piena di turisti ed escursionisti, lasciata la bici e spostandosi di pochi metri si può godere appieno del panorama anche sul versante italiano.
La salita é impegnativa, ma non impossibile; possibilmente bisognerebbe evitare i giorni di maggior affollamento poiché non è il massimo incontrare o essere superati da veicoli nelle gallerie .

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