Questa salita é una delle più dure d'Italia sia per quel
che riguarda la pendenza media, la lunghezza e per la presenza di un
tratto durissimo nel tratto finale , come vedremo successivamente.
E' stata inserita alcune volte nel percorso del Giro, l'ultima delle
quali nel 2000 e vide primeggiare F. Casagrande.
Considerando come punto di partenza Castelnuovo Garfagnana il primo
tratto della salita si sviluppa lungo la strada del passo delle Radici
e salvo un paio di tornanti la pendenza media si mantiene attorno al
3%. Dal bv per Campori 398m (km 4.0) si imbocca la SP71, più
stretta e decisamente più impegnativa , infatti la pendenza si
fa decisamente sentire e per circa 9 km ,salvo qualche breve tratto in
cui si può respirare, si mantiene attorno al 9%.
Si procede in mezzo a boschi di castagni che assicurano l'ombra, ogni tanto si aprono ampi scorci panoramici sulle Api Apuane illuminate dal sole del mattino, giunti a paesino di Chiozza (930m) la strada si restringe, si superano alcune dure rampe poi, dopo 100 metri in lievissima discesa, si continua ulteriormente a salire con pendenze meno impegnative fino al km 13,5 (1210m), segue una breve discesa verso fonte
Beccaia 1191m ( km 14,0), da qui si ricomincia a salire prima in modo
non eccessivo poi negli ultimi 2 km e mezzo prima del Santuario la
pendenza media é superiore al 13 % con punte del 18 %, si procede con grande
difficoltà, si affrontano alcuni tornanti impressionanti , devo
procedere a zig-zag, chi non é allenato o ha speso troppo in
precedenza difficilmente può superare indenne questo tratto.
Finalmente si arriva al piazzale del Santuario di San Pellegrino in
Alpe km 16,5 (1518 m) , di qui la pendenza diventa più agevole e
salvo brevi tratti più ripidi si arriva al valico del Pradaccio
1623m (km 18,0), sul confine fra Emilia Romagna e Toscana.