Monte Zugna 1623 m

La salita che da Rovereto porta a monte Zugna è poco nota, ma piuttosto impegnativa, non é da sottovalutare l'aspetto storico poiché sulle sue pendici si fronteggiarono in strenui combattimenti Italiani e Austro-Ungarici durante la Grande Guerra.
Oggi, a 100 anni dall'inizio del conflitto, sono stati restaurati vari manufatti militari illustrati da un'apposita cartellonistica che meritano senz'altro di essere visitati. Ma veniamo alla salita che ha inizio da Rovereto, si seguono le indicazioni per Vicenza fino al bivio dove si imbocca la SP 89 che in ripida salita ben presto lascia il paese, si percorrono alcuni tornanti con viste panoramiche sulla valle dell'Adige, lasciato il bivio per la campana Maria Dolens, si prosegue sempre con pendenze superiori all'8 % percorrendo alcuni rettilinei che in discesa consentono di raggiungere elevate velocità.
Raggiunta Alberedo (km 5,8 -697 m), si devia a destra per il Zugna (ignorando il bivio dopo 10 metri si incontra una fontana), la sede stradale si restringe notevolmente, la pendenza non diminuisce , si passa da un versante con visuale sulla Vallarsa all'altro con visuale sul fondovalle dell'Adige a sud di Rovereto e su Mori e il Baldo e di qui si capisce l'importanza strategica di questo monte.
Alla mattina tutta questa parte della salita da Albaredo fino in vetta è all'ombra e questo può essere rilevante in giornate calde, ve lo garantisce il sottoscritto, poichè alle 9,00 la temperatura era già sui 30°C, continuando a salire si incontra la malga Tof (km10,4 - 1057 m), proseguendo si arriva ad una radura a quota 1400 m circa in corrispondenza della linea del fronte 1915/18 con la strada che percorrendo alcuni tornanti passa in mezzo a vari manufatti fra i quali il Trincerone dal quale gli italiani tenevano sotto tiro i Austro Ungarici.
Si prosegue, si arriva dapprima alle Porte dello Zugna (15,7 km - 1474 m,) poi al termine della salita al moderno rifugio Monte Zugna (km 17,8 -1619 m, poco distanto sono l'osservatorio e una chiesetta alpina dedicata alla Regina Pacis.





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