Corno alle Scale 1510 m

Il Corno alle Scale con i suoi 1945 m é la cima più alta dell’appennino bolognese , inserito nell'omonimo parco regionale, sulle sue pendici si è sviluppata un'importante stazione invernale che é raggiunta da una strada asfaltata che termina nei pressi degli impianti.
Nel giro 2004 si é conclusa qua una tappa del Giro d'Italia con vittoria di Gilberto Simoni davanti a Damiano Cungo che poi fu il vincitore della corsa a tappe.
Partendo da Porretta Terme si raggiunge praticamente in falsopiano la località Le Fosse (492 m) dove si inizia a salire senza pendenze eccessive, si lascia il bivio per Pianaccio ed in breve si arriva a Lizzano in Belvedere (640 m), poi a Villaggio Europa ed infine a Vidiciatico 810 m.
Da qui si prende a sinistra in due bivi successivi inoltrandosi nella valle del torrente Dardagna, si comincia a salire percorrendo un primo tratto con pendenze anche dell'8% per raggiungere la località di la Ca (931 m), segue quindi un tratto più facile che comprende anche una lieve discesa fino a quando arrivati ad un ponte (1016 m) , si penetra nel bosco di abeti e si inizia di nuovo a salire con pendenze del 7 - 8% fino il santuario della Madonna dell'Acero (1198 m), che merita senz'altro una visita.
Da qui inizia un tratto "tosto" con 2,5 km veramente impegnativi,di cui 1 km al 12 % con punte del 14 %, che consentono di arrivare al lago del Cavone (1426 m) e all'omonimo rifugio, si prosegue passando in mezzo a un grande parcheggio prima di arrivare ad un anello terminale in cui si deve prendere obbligatoriamente a sinistra, si passa vicino ad un albergo in stato di abbandono, si sottopassa una pista da sci prima di raggiungere il punto più alto della strada a quota 1510 m
.Disponendo di una mtb è possibile prendere la sterrata ghiata che sale dapprima al rifugio le Malghe (1646 m) e poi questa prosegue più ripida e sconnessa con alcuni brevi tratti da fare a piedi, comunque alla fine si arriva al rifugio Duca d'Abruzzi (1794 m), situato appena sopra al pittoresco lago Scaffaiolo; potendo vale decisamente la pena arrivare fin qua per i panorami verso il Corno e il Cimone, nonchè sull'Appennino Tosco - Emiliano.
In conclusione la salita é lunga ma in gran parte pedalabile, solo nella parte teminale è impegnativa, per cui bisogna regolarsi di conseguenza senza strafare nella prima parte.






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