Colle Fauniera 2481m

Il Colle Fauniera o dei Morti, é una delle salite più impegnative delle Alpi, alcuni la considerano lo Stelvio delle Alpi Piemontesi. Questa salita risale la val Grana e superato il colle si può scendere verso la valle Stura, oppure attraverso il col Esischie si può scendere in val Maira.
Trovandomi in zona per affrontare itinerari lungo le ex strade militari che percorrono queste montagne, ho deciso di affrontarla nell'estate 2007con la mia MTB biammortizzata certamente non il mezzo ideale ma l'unico disponibile...
Partenza dal paesino di Pradleves (822 m), il primo tratto agevole non deve trarre in inganno perché il bello... deve venire, i primi km ,come detto, sono agevoli al 3% circa, poi fino al paese di Camponolino km 7 (1146 m ) aumenta leggermente, ma é da questo paesino che inizia il Fauniera vero e proprio, infatti mi aspettano 15,4 km per coprire un dislivello di circa 1335 m con una pendenza media prossima al 9%.
Da segnalare che vari tornanti sono stati intitolati a campioni del passato con l'indicazione della quota altimetrica e della pendenza del tratto da percorrere.
La giornata é molto calda , ciò fa aumentare le difficoltà che incontro,la pendenza si fa sentire fino al santuario di Castelmagno, qui é possibile ristorarsi presso l'ultimo punto di ristoro presente sulla salita. Poco dopo segue una breve discesa, ma poi la strada riprende a salire in modo implacabile in un ambiente tipicamente alpino senza vegetazione arborea.
Dal Santuario alla cima mancano 9 interminabili km , la strada si restringe decisamente e se si incontra un'auto rimane poco posto per passare per cui bisogna fare molta attenzione; salendo si incontrano solo un paio di malghe e il rifugio Fauniera di recente costruzione.
A 2 km dalla vetta si incontra il bv per il Col Esischie 2362 m, proseguo e alla fine, con grande fatica, raggiungo il colle a quota 2481 m. Su di esso é stato posto un monumento a Marco Pantani, a cui si vorrebbe intitolare il colle che vide il Pirata transitare per primo nel giro del 1999, anche se la tappa fu poi vinta da Savoldelli grazie a una magistrale discesa. La salita è molto impegnastiva sew non si è adeguatamente preparati i diventa un calvario scalarla.
NB Segnalo che da video pubblicati e articoli di giornale si deduce che che le condizioni dell'asfalto (estate 2020) nella parte alta, dopo il santuario di Castelmagno, sono deteriorate in vari punti per cui in discesa bisogna prestare ulteriore attenzione.



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